Varie tipologie di "Viagra" a confronto

IL DIAVOLO NEL DETTAGLIO…

Le sottili differenze tra le varie tipologie di “Viagra”

E’ un problema che riguarda il 15% degli uomini tra i 40 ed i 70 anni. E’ un problema che dal 1998, anno di introduzione sul mercato del Viagra, la disfunzione erettile ha guadagnato risonanza mediatica con uno stravolgimento dell’approccio diagnostico e terapeutico al problema.

Ipertensione arteriosa, diabete e diverse classi di farmaci hanno guadagnato lo status di condizioni associate alla DE… a volte addirittura responsabili.

Negli anni che hanno fatto seguito alla sua introduzione, il Viagra è stato prescritto a milioni e milioni di persone, risultando tra i farmaci più rivoluzionari della storia della medicina.

Dai primi anni 2000, poi, al sildenafil (Viagra) si sono associate, con diffusione a tutto il mondo, TADALAFIL, VARDENAFIL ed AVANAFIL. Queste molecole hanno tutte delle peculiarità biochimiche che ne rendono particolare il profilo di efficacia ed effetti collaterali

Vediamo per grosse linee le peculiarità di ciascun farmaco.

SILDENAFIL (VIAGRA)

Inibitore selettivo di un enzima, il PDE5, che non si trova solo a livello del pene. E questa è una caratteristica di tutti i farmaci della famiglia. Gli effetti collaterali riscontrati dipendono da quanto il farmaco riesca ad interagire solo con gli enzimi del pene e non in altre sedi del corpo. Farmaci diversi… effetti collaterali diversi.

Innanzitutto il Viagra ha un effetto dose dipendente. Più ne prendi più si dovrebbe avere un effetto maggiore sulla qualità dell’erezione. Dovrebbe. Usiamo il condizionale. Essendo l’effetto del farmaco legato anche ad altri fattori.

Comunque. Le dosi disponibili sono 25 mg, 50 mg, 100 mg. Il farmaco agisce in 30 minuti dalla assunzione e circola nel corpo per 3-5 ore (vuol dire che opportunamente stimolati, l’effetto si ha in questo arco temporale).

Effetto collaterale frequente sono le riniti, il bruciore di stomaco, mal di testa, rossore al viso. Meno frequenti i disturbi visivi (visione blu, mosche volanti).

In genere il medico prescrive alla dose più bassa, regolandosi anche in base alle condizioni generali del paziente. Sarà la risposta al farmaco più o meno ottimale a guidare poi la scelta sull’escalation eventuale della dose o sul cambio della molecola. Un non responders a dosi non massimali del Viagra sembrerebbe comunque beneficiare sempre della dose massima di 100 mg.

VARDENAFIL

E’ presente alle dosi di 10mg e 20 mg. La concentrazione nel sangue, dopo l’assunzione, persiste per circa 4 ore con una rapidità di azione che sembrerebbe essere molto favorevole (24 minuti in media). Il profilo di sicurezza è analogo a quello del Viagra senza però che siano stati registrate alterazioni visive.

L’efficacia non è inferiore a quella del Viagra e non lo è maggiormente se assunto quotidianamente.

TADALAFIL

L’efficacia del tadalafil è stata verificata in tutte le fasce di età e in tutte le comorbilità legate alla DE. Il profilo di effetti collaterali può arricchirsi con mal di schiena e mialgie diffuse. Ma l’aspetto peculiare del farmaco sta, rispetto agli altri, nelle sue caratteristiche farmacocinetiche.

La durata di azione è la più lunga, attestandosi sulle 24-36 ore, con un inizio di azione di 30 minuti dalla assunzione. Questo lo rende un farmaco maneggevole nelle assunzioni prolungate, con una formulazione giornaliera approvata per il trattamento combinato della DE associata a sintomi del basso tratto urinario, specialmente prostata-correlati.

Diversamente dagli altri farmaci, l’assorbimento intestinale del Tadalafil non è influenzato dai pasti grassi.

AVANAFIL

E’ l’ultimo ingresso sul mercato. Mostra una elevata selettività a livello penieno rispetto sia a Sildenafil che al Vardenafil. Agisce in 10 minuti dalla assunzione con una risposta perdurante per più di 6 ore.

Meno importanti gli effetti collaterali da un punto di vista di intensità.

 

In assenza di controindicazioni specifiche alla loro assunzione, questi farmaci sono tutti efficaci nel trattamento della DE, della quale rappresentano la prima linea.

Non esistono evidenze in merito alla necessità di impiegare l’uno o l’altro farmaco in particolari situazioni piuttosto che in altre. Va da sé che la scelta sia lasciata sia al medico che al paziente.

Probabilmente, il trattamento va cucito addosso allo stesso paziente non tanto in base alle sue comorbilità, quanto in base alla necessità di una spontaneità dell’attività sessuale. Ed in questo è essenziale avere bene chiare in mente le caratteristiche di farmacocinetica di ciascuna molecola. Se la rapidità di azione è sostanzialmente la stessa, è la durata dell’azione che probabilmente costituisce il maggiore elemento discriminante nella scelta del trattamento.